“L’ultima volta che sono venuto qui ho detto che c’erano sette partite importanti, ora ne rimangono sei: siamo concentrati e vogliamo i punti che ci servono per raggiungere la salvezza”. Così Marco Baroni, tecnico del Lecce, alla vigilia della sfida infrasettimanale di Torino con la Juventus.
TURNOVER: “In questa fase è fondamentale l’apporto di tutti, ma non dobbiamo parlare di turnover perché considero tutti titolari. Chi è subentrato ha sempre fatto bene: Maleh è un titolare, come Banda, Pezzella e Oudin”.
JUVENTUS, “Andiamo a giocarcela a viso aperto per fare punti, ma sappiamo sarà una gara difficilissima con una squadra più viva che mai come la Juventus. Ogni partita deve essere come l’ultima, non c’è domani per noi. Siamo una neopromossa e vogliamo salvarci a tutti i costi. Solo nella nostra testa possono esserci timori, ma abbiamo un DNA importante. L’alternanza Serie A/B ci impone di soffrire, ma restiamo sempre vivi”.
RICORDI BIANCONERI: “Sarò sempre riconoscente al mondo Juve: quando arrivai, la Primavera non vinceva da almeno sei/sette anni. Nel settore giovanile mi aggiudicai il primo trofeo dell’era Andrea Agnelli, lo ricordo sempre con piacere”.
FORMAZIONE: “Gendrey non sta benissimo, ma sicuramente non è la diffida che può indurmi a farlo riposare. Umtiti è ok, però siamo in tanti in quel ruolo. Banda al posto di Strefezza? Al 99% sì perché può darci tantissimo. Abbiamo qualche acciaccato e considerando le tante gare ravvicinate dovrò valutare tutti con attenzione”.
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