FRANCAVILLA FONTANA – Dopo la bufera per il commento sui social – “magari ci fosse il fascismo” – Vincenzo Tanzarella, candidato al consiglio comunale nella lista di Forza Italia, chiede scusa al partito, attacca gli “speculatori”, ma allo stesso tempo spiega di aver “espresso male il concetto”.
Tanzarella, insomma, si difende dopo le accuse per quel commento condannato anche dal segretario regionale azzurro.
Post su fascismo il 25 aprile: le scuse e le accuse
“Chiedo scusa – scrive il candidato – all’onorevole Mauro D’Attis, al senatore Euprepio Curto e a tutta Forza Italia per l’imbarazzo arrecatigli a causa di alcuni commenti relativi al fascismo riportati dai social. E di ciò mi dispiaccio molto. Una cosa, però, intendo sottolineare: che non sono mai stato tifoso del fasciscmo, essendo di cultura democristiania, e quindi ostile sia al fascismo che al comunismo. Mi chiedo però che tipo di società democratica e liberale è questa, dove si crocifigge senza appello una persona sol perché ha espresso male il concetto che voleva riportar tare, e cioè che l’amministrazione comunale in carica non ha nulla da invidiare al fascismo (e al comunismo) quanto ad autoritarismo, tant’è che proprio a tal proposito facevo riferimento alla vicenda di via Roma, decisione assunta calpestando tutte le regole della democrazia e del confronto”
Per Tanzarella, che resta candidato, la campagna elettorale finisce comunque qui, proprio come chiesto dalla dirigenza di Forza Italia
“Mi atterrò a quanto voluto dall’onorevole D’Attis, e confermatomi dal senatore Curto, ma sia ben chiaro che in questa vicenda io sono la vittima e gli speculatori sono i carnefici.
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