Potrebbe arrivare la mobilitazione partendo dalla programmata assemblea pubblica dei cittadini dell’ambito di Ginosa prevista per il prossimo 4 maggio (ore 10.30) nella sede dell’aula consiliare del Comune, la protesta delle segreterie di CGIL, UIL Taranto e CISL Taranto-Brindisi, che sull’ambito sociale di quel territorio (che oltre Ginosa comprende anche i comuni di Laterza, Castellaneta e Palagianello) denunciano il rischio di gravi inadempienze. Lo comunicano i sindacati attraverso una nota in cui si fa riferimento ai tagli sui servizi che riguardano persone fragili e bisognose.
C’è un quadro di estrema incertezza sul riparto delle risorse economiche che dovranno arrivare da Stato e Regione Puglia e pertanto è proprio sui Comuni che la spesa della programmazione sociale dei prossimi anni potrebbe immediatamente ricadere.
La denuncia è sostenuta dalla comunicazione che lo stesso ufficio di Ambito ha inviato nei giorni scorsi ai sindaci di Ginosa, Laterza, Castelleneta e Palagianello e a tutti componenti il coordinamento istituzionale e ai sindacati quali rappresentanti delle istanze territoriali.
“Si comunica – si legge nella comunicazione ufficiale – che a partire dal mese di luglio 2023 i servizi di seguito elencati saranno a carico dei vostri bilanci comunali”.
La scure, dunque, rischia di abbattersi sui servizi di integrazione scolastica, sul trasporto sociale destinato alle persone con disabilità, sull’integrazione delle rette per le strutture residenziali a bassa e media intensità, sul “Dopo di noi” e sui servizi educativi (quattro sezioni primavera e due centri ludici – ndr).
Il Piano Sociale di Zona del comune capofila di Ginosa è così in fase di stallo. In assenza di certezza sulle risorse economiche sono proprio i Comuni a non voler contribuire compensando i soldi che servirebbero a garantire assistenza e aiuto a una platea di famiglie e singoli in gravi difficoltà.
Non conosciamo i bilanci comunali – dicono le segreterie di CGIL, CISL e UIL – ma resta il fatto che la spesa sociale non può essere differibile o soggetta a rinvii. L’assistenza a quelle persone va garantita e di fronte alle inadempienze delle cosiddette risorse “terze” provenienti in questo caso dal Governo nazionale, non si può pensare di farne ricadere le drammatiche conseguenze su chi è già in difficoltà.
A preoccupare maggiormente per la già grave condizione di fragilità di una fetta importante di popolazione, è intervenuto nei Comuni di quell’ambito, anche l’abbattimento delle soglie ISEE che consentivano alle famiglie in condizione di grave deprivazione economica di accedere a servizi gratuiti.
Difficoltà a Ginosa, ma anche a Grottaglie e Massafra dove continuano a persistere gravi ritardi. Per la situazione complessa degli ambiti territoriali in questione, le segreterie confederali di CGIL, UIL Taranto e CISL Taranto-Brindisi, chiederanno nei prossimi giorni anche un intervento celere dell’Assessorato ai Servizi Sociali della Regione Puglia.
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