“La Basilicata è tra le regioni che hanno saputo utilizzare meglio le risorse stanziate dal governo per contrastare il problema delle liste d’attesa, dopo i ritardi accumulati in tutta Italia a causa della pandemia. Per accelerare le prestazioni specialistiche e andare incontro ai bisogni di salute dei cittadini lucani, abbiamo investito circa 3,6 milioni di euro, ovvero l’81 per cento delle risorse a nostra disposizione che, in rapporto al numero di abitanti, ammontavano a 4,5 milioni di euro”.
Lo dichiara l’assessore regionale alla Salute e politiche sociali, Francesco Fanelli, commentando i dati diffusi sul quotidiano la Repubblica relativi alle risorse utilizzate dalle regioni a fronte di quelle stanziate dal governo centrale nel 2021 per abbattere le liste d’attesa (500 milioni di euro) attraverso l’aumento di 2 miliardi di euro del fondo sanitario nazionale.
“Osservando i dati, è possibile notare come la nostra piccola Basilicata sia riuscita a stare al passo di regioni quali il Veneto, dove hanno speso l’80 per cento delle risorse, e della Lombardia (85 per cento); mentre altri territori, nel Mezzogiorno e al Nord, hanno registrato difficoltà di spesa” aggiunge Fanelli.
“Negli ultimi anni – conclude l’assessore – abbiamo fatto i conti con situazioni imprevedibili che hanno messo a dura prova i sistemi sanitari italiani ed europei, ma soprattutto ci spingono a ridisegnare l’organizzazione della medicina territoriale per garantire cure adeguate e di prossimità ai cittadini. Le nostre aziende sanitarie, i nostri medici, il personale infermieristico e tutti gli attori coinvolti hanno fatto il possibile per dare risposte all’utenza. Dati come quelli diffusi nelle ultime ore attraverso la stampa nazionale rappresentano il modo migliore per riconoscere il grande impegno messo in campo per recuperare il tempo perduto durante la pandemia e, al contempo, ci danno la spinta per programmare e gestire con più entusiasmo le sfide che ci attendono”.
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