Il segretario generale nazionale della Fai Cisl Onofrio Rota, concludendo a Taranto il convegno “Il settore agricolo e le sfide per la sicurezza e la salute sul lavoro”, organizzato dalla Fai Cisl Taranto Brindisi, ha esordito ricordando i due lavoratori che hanno perso la vita la scorsa settimana a Noverasco, alle porte di Milano, sottolineando come ogni anno muoiono circa 120 operai agricoli, spesso a causa del ribaltamento dei trattori o per l’utilizzo di strumentazioni obsolete e pericolose.
“Il tema della sicurezza rimane davvero un’emergenza ed è preoccupante il dato che evidenzia come l’incidenza di mortalità nei giovani tra i 15-24 anni sia altissima – ha ribadito Onofrio Rota, segretario generale nazionale della Fai Cisl -. E dare segnali concreti da parte di tutte la parti coinvolte, istituzioni, imprenditori, sindacati. Maggiori controlli, sanzioni per chi non rispetta le norme sulla sicurezza, forme di incentivo per chi investe nell’ammodernamento del parco macchine, reinvestire il tesoretto accantonato ogni anno dall’Inail, dare nuovo protagonismo alla bilateralità, che tanto può fare in questo comparto e per questo tema. E poi formazione, formazione, formazione. Da tempo stiamo coinvolgendo gli studenti degli istituti agrari, e non solo, per aumentare sensibilità e consapevolezza sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Qualche mese fa abbiamo avviato la campagna ‘Fai più sicurezza’, con eventi, presidi e assemblee nei luoghi di lavoro e nelle scuole per divulgare i nostri depliant informativi multilingue e l’app mobile WeFai e ovviamente per incalzare enti, imprese e istituzioni per affrontare seriamente quella che ormai è diventata una vera e propria strage silenziosa”.
Introducendo i lavori, Antonio La Fortuna, segretario generale territoriale ha sollecitato “i diversi livelli della politica affinché possano essere concessi anche finanziamenti alle imprese ma condizionati a requisiti di legalità e all’applicazione complessiva dei contratti di lavoro. Così come chiediamo che si faccia di più in termini di ricerca, per accrescere la conoscenza della dimensione del fenomeno infortuni e malattie professionali, soprattutto in relazione alle modalità di accadimento, ai rischi emergenti, con particolare attenzione agli effetti derivanti dal cambiamento del mondo del lavoro e dalle innovazioni tecnologiche”.
Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia intervenendo nel dibattito ha assicurato che “le risultanze del Convegno odierno saranno valutate nei prossimi giorni, per procedere nell’azione istituzionale e sociale con ancora più forza e sinergia, puntando ad implementare ulteriormente la cultura della salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”.
Per Gianfranco Solazzo, segretario generale Cisl Taranto Brindisi occorre sempre di più “implementare cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche potenziare i percorsi di formazione in periodo scolastico e di formazione continua per gli adulti. Occorre, tuttavia, interrogarsi nell’attuale periodo di transizione storica anche su quale nuovo modello di sviluppo vogliamo, che rimetta al centro la persona. In tema di sicurezza non c’è conflitto tra lavoratori ed aziende sia perché è interesse comune la salvaguardia della vita sempre e sia perché sempre leggi e norme contrattuali vanno attuate. Sindacato, imprese, enti preposti, istituzioni, devono fare rete”.
Antonio Castellucci, segretario generale Cisl Puglia, ricordando che l’Agenda sociale della Cisl dedica un intero paragrafo al tema della sicurezza sul lavoro, caratterizzando la stessa come una questione di civiltà, ha insistito perché “ciascuno faccia la sua parte, investendo in formazione non solo dei lavoratori ma anche degli imprenditori e gli Enti Bilaterali agricoli possono avviare e supportare tali percorsi che possono rivelarsi fondamentali. Occorre parlare ai ragazzi, ai giovani, nelle scuole per implementare cultura e fare rete tra istituzioni, sindacati, organizzazioni professionali, Enti strumentali del territorio. La politica deve essere coerente e fare la propria parte. Il nostro impegno è proseguire nella nostra azione vertenziale per i lavoratori e per le imprese che rispettano leggi e contratti puntando a raggiungere il traguardo infortuni zero”.
Sono intervenuti nel corso della tavola rotonda anche Michele Campanelli, Direttore dell’Ispettorato del Lavoro di Taranto, Giuseppe Gigante, Direttore Inail Puglia, Lorenzo Cipriani, Direttore Funzione prevenzione Regionale Inail Puglia, Cosimo Scarnera, Direttore Spesal Asl Taranto, Francesco Dell’Acqua, Direttore Coldiretti Taranto Brindisi, Paolo Frascella, Reggente Fai Cisl Puglia.
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