I cambi non sono stati decisivi, l’atteggiamento della squadra sì. Questa l’analisi di Mignani al termine della gara contro il Como, pareggiata 2-2 dal Bari: “L’insegnamento di oggi è lo stesso che ci ha dato la gara con il Benevento e quella con il Sudtirol. La partita dura 95’ e non dobbiamo mai farci prendere dall’ansia come abbiamo fatto nei primi 25 minuti. Non riuscivamo a fare le cose nostre. Devi stare compatto e attento per tamponare quei minuti di difficoltà e aspettare il momento giusto. Se gli avversari hanno valore e gli equilibri sono sottili è difficile trovare immediatamente la situazione migliore”.
Sui cambi a centrocampo: “Ci dava fastidio Iovine che andava a mettersi dietro le due punte. Dovevamo lavorarci col mediano e aspettarli più bassi. Il gol del vantaggio del Como nasce proprio da un’uscita sbagliata su Iovine. Quando abbiam preso gol abbiamo un po’ ceduto a livello mentale e fatto nascere il secondo gol da un disimpegno sbagliato. Nel secondo tempo i cambi hanno aiutato, anche se sono convinto che avremmo fatto lo stesso anche senza sostituzioni. Ci siamo scrollati di dosso un po’ di agitazione e siamo stati più liberi di testa. Ci è riuscito qualcosa di più”.
Morachioli ancora decisivo: “Se lo metto a partita in corso posso essere più una sorpresa. Il suo ingresso in campo dall’inizio stravolgerebbe il sistema di gioco. Sta facendo benissimo e potrebbe fare ancora meglio. Non deve avere fretta quando decide di fare qualcosa. Oggi è andata bene, l’altra volta ha fatto gol, oggi due assist. Se avesse avuto più lucidità poteva trovare altre giocate decisive”.
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