Shintaro Mochizuki trionfa nell’edizione più difficile dell’Open della Disfida, segnata dalle avverse condizioni climatiche, che hanno condizionato il challenger di Barletta per tutta la settimana. La pioggia ha rivoluzionato il programma dell’ultima giornata del torneo internazionale, tenendo col fiato sospeso organizzatori, atleti e appassionati. Per tutta la mattinata, le continue e cospicue precipitazioni piovose hanno portato al rinvio della seconda semifinale e della successiva finalissima del singolare. Soltanto nel pomeriggio, il meteo è migliorato e grazie all’incredibile lavoro dell’organizzazione, si è riusciti a portare a conclusione la competizione.
Sul centrale che in pochi minuti si è riempito di pubblico festante, sono scesi prima l’italo-argentino Franco Agamenone e il giapponese Shintaro Mochizuki, per proseguire la semifinale sospesa ieri col sopraggiungere della pioggia. Dopo essersi aggiudicati un set per parte, si ripartiva dal 3-0 nel terzo parziale a favore del tennista del Sol Levante. Mochizuchi si è conquistato l’accesso alla finale vincendo il match con il 6/2 finale, che ha mandato fuori dal torneo l’ultimo italiano rimasto in lizza.
Pochi minuti di stop e poi spazio all’ultimo atto della 23esimna edizione del challenger. Sulla terra rossa del Circolo Tennis Hugo Simmen, il giapponese di 19 anni ha confermato il momento di forma, superando in due set l’argentino Santiago Rodriguez Taverna. Partenza a senso unico con Mochizuchi che si è aggiudicato il primo parziale con un netto 6/1. Nel secondo, il tennista sudamericano è riuscito a tenere testa all’avversario, per poi arrendersi nel momento clou, con il risultato di 6/4.
“Sono arrivato qui che nemmeno sapevo dove fosse Barletta – dice Shintaro Mochizuki, vincitore dell’Open della Disfida –. Adesso, il nome di questa città resterà per sempre impresso nei miei ricordi. E’ stato un torneo difficile, a maggior ragione per le condizioni meteo che ci hanno portato agli straordinari. Ho avuto la meglio su un ottimo avversario, e sono contento per il tennis che ho proposto in questi giorni. Ringrazio il pubblico di casa che mi ha sostenuto, e il mio tecnico Davide Sanguinetti. Per quest’anno, mi auguro di migliorare la classifica personale e di entrare nei tabelloni principali dei tornei del Grande Slam”.
“Ogni anno il torneo di Barletta lancia agli onori della cronaca nomi di giovani talenti – dichiara il direttore del torneo, Enzo Ormas -. Anche se Mochizuki non è certamente una novità, perché il giapponese ha vinto Wimbledon Junior nel 2019, e si è fatto già apprezzare in tutto il mondo. Qui ha meritato la vittoria, vincendo anche una finale contro un’altra rivelazione come Rodriguez Taverna”.
“Questi tornei sono il fiore all’occhiello del movimento tennistico pugliese – aggiunge il vice presidente nazionale della Fitp, Isidoro Alvisi -. A Barletta abbiamo potuto apprezzare il pugliese d’adozione Franco Agamenone, che si è fermato in semifinale, così come il biscegliese Andrea Pellegrino, che ha giocato fino ai quarti. Ma tanti altri sono i giovani pugliesi che si stanno mettendo in luce a livello nazionale. Bisogna proseguire su questa strada”.
“Il successo di questo torneo si evince in momento di difficoltà come quelli vissuti in questi giorni – spiega il presidente del circolo tennis Hugo Simmen, Luciano Binetti -. Il cattivo tempo ha messo a dura prova l’organizzazione che si è saputa districare in maniera egregia, supportata da un pubblico numeroso e caloroso, che non si è tirato indietro anche di fronte a pioggia e freddo”.
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