“Per mettere riparo alla grave crisi della sanità pugliese c’è chi pensa ad aumentare le tasse, agendo sull’addizionale Irpef. No, grazie, contro questa ipotesi ci batteremo come leoni”. Lo dichiarano Fabiano Amati, consigliere e commissario regionale di Azione, Ruggiero Mennea consigliere e capogruppo, e Alessandro Nestola, responsabile regionale sanità di Azione.
“Secondo Emiliano – proseguono -, i colpevoli dello sfascio della sanità pugliese sono i direttori generali Asl, il personale sanitario, il governo nazionale, la commissione europea, la guerra, la pandemia e di questo passo andranno al patibolo pure i cittadini. Tutti colpevoli tranne i politici regionali. Sembra un film. Ma può mai essere? Dicono questo gli atti? Gli atti e i numeri raccontano, per esempio, il mancato controllo della Giunta regionale sull’esecuzione delle proprie direttive su farmaci e protesi, con spreco di oltre un miliardo. Così come è evidente il mancato raggiungimento dei più rilevanti obiettivi di contenimento della spesa da parte del soggetto aggregatore, InnovaPuglia, così come attestato dalla stessa Giunta regionale con diverse delibere, che ogni anno rimandano all’anno successivo il raggiungimento degli obiettivi, utilizzando giustificazioni – come la carenza di personale – che se fondate sarebbero addebitabili allo stesso Emiliano”.
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