BARLETTA – Pasquale Rutigliano capace di intendere e di volere. Comincerà il 12 maggio il processo a carico del 32enne assassino di Giuseppe Tupputi, il 43enne di Barletta ucciso con tre colpi di pistola all’interno del suo bar in via Rionero.
Nell’udienza preliminare che si è svolta giovedì, durante l’incidente probatorio, la perizia psichiatrica a cura del dottor Francesco Carabellese ha accertato il pieno possesso delle facoltà mentali per il killer, che ha assassinato il titolare del locale nel quartiere Barberini l’11 aprile dello scorso anno. Il perito ha dichiarato che l’imputato “non è affetto da alcun vizio di mente, né si apprezzano elementi oggettivi in grado di porre dubbi sulle sue capacità di stare in giudizio in modo consapevole”.
Il gup del Tribunale di Trani Marina Chiddo ha disposto il rinvio a giudizio per Rutigliano, che quindi andrà a processo tra poco più di un mese. Il 32enne dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato da futili motivi, detenzione illegale di arma da fuoco e violazione della sorveglianza speciale. In occasione dell’omicidio, l’uomo ebbe un battibecco con la vittima per il comportamento adottato all’interno del bar, per il quale il titolare aveva ripetutamente richiamato il suo assassino. Rutigliano esplose tre colpi di pistola contro Tupputi, che morì prima dell’arrivo dei soccorsi. Martedì 11 aprile una messa in suo ricordo presso la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria.
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