BARI – Se non ci sono temi certi sull’organizzazione, si rischia di non fare l’edizione 2024. Non è una minaccia ma una richiesta di aiuto quella di Felice Laudadio, direttore artistico del Bifest, la manifestazione dedicata alla settima arte che ha coinvolto quattro teatri baresi e migliaia di cittadini e turisti culturali. Oltre 130 proiezioni in otto giorni per un festival che ha fatto arrivare in città tantissimi artisti di fama nazionale e internazionale. “È un patrimonio delle città pugliesi”, continua Laudadio che spiega come per organizzare questa lunga settimana, serve un anno di lavoro con – al momento – “un budget da poco più di un milione di euro a differenza di altri festival che hanno contributi ben più ricchi”. Getta acqua sul fuoco il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ammette come investire fondi (soprattutto europei) preveda una serie di precisi iter e approvazioni.
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