Francesco Salvemini, un andriese, gela la Fidelis Andria a 2’ dalla fine e rende complicatissimo il discorso permanenza per la formazione di Mirko Cudini. Il Giugliano vince 4-3, trova la seconda vittoria consecutiva a discapito di una pugliese, chiude il discorso salvezza e si candida ad una posizione playoff. In cronaca: Andria in campo con il 4-3-3 con Micovski, Ventola e Bolsius a formare il tridente offensivo, Giugliano con il 4-3-1-2.
Subito altalena di emozioni al Partenio con la Fidelis che la sblocca dopo 14 minuti: pallone al bacio di Bolsius per Micovschi che anticipa Viscovo e insacca il vantaggio andriese. Al minuto 20 il Giugliano va ad un passo dal pareggio: sugli sviluppi di un angolo Arrigoni serve involontariamente Poziello che da posizione favorevolissima spara alto. Il pari però arriva sette minuti più tardi sempre in seguito ad un corner: Savini sbaglia l’uscita, Felippe la rimette in mezzo per la testa di Scognamiglio che la spinge in porta anticipando De Franco. Passano altri quattro minuti e il Giugliano segna ancora: destro potentissimo di Sorrentino sul primo palo che batte un Savini non impeccabile. La gara però è bellissima e la Fidelis la rimette in parità al 36’: Ventola viene lasciato colpevolmente solo a centro area e trova lo spazio giusto per servire Bolsius che con un diagonale preciso trova il 2-2. Al 5’ della ripresa gli andriesi ripassano in vantaggio: Rondinella atterra Candellori in area di rigore: Ventola è freddissimo dal dischetto e spiazza Viscovo. Due minuti più tardi ci vuole il miglior Savini per dire di no ad una conclusione bellissima a giro di Felippe. Di Napoli effettua 5 cambi in 18 minuti: entrano Iglio, Piovaccari, Gladestony, Lamonica e Zullo. La Fidelis inserisce Ekuban per Ventola, Orfei per Bolsius e Castellano per Ciotti. Proprio Lamonica trova il 3-3 controllando benissimo una sponda di Salvemini e trovando l’angolino dal centro dell’area di rigore. Lamonica sfiora la doppietta con un bellissimo pallonetto a tu per tu con Savini: Candellori è bravissimo a salvare sulla linea. Nulla può invece la Fidelis all’88 quando Salvemini, servito da Iglio anticipa ancora De Franco e fa calare il buio sulla piazza andriese.
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