“La risposta del sistema locale alle emergenze” è il tema approfondito nel corso di un incontro organizzato dalla Protezione Civile nell’aula consiliare di San Pancrazio Salentino. Un’occasione per sottolineare l’importanza di farsi trovare pronti in caso di emergenze sul territorio. Bisogna puntare sulla formazione e sui finanziamenti, questo è emerso. La prima, che deve riguardare volontari ma anche sindaci, dirigenti e dipendenti comunali; i secondi, disponibili sempre a livello regionale, per dotarsi di ambienti, come i coc, centri operativi comunali di Protezione Civile, che possano fungere da quartier generale ed ospitare uomini, mezzi e attività di volontariato. L’obiettivo è essere pronti, in qualunque momento, ad affrontare eventuali situazioni di emergenza in maniera organica e capillare. Che il messaggio sia stato percepito dai destinatari, lo testimonia la presenza della maggior parte dei comuni all’incontro di giovedì pomeriggio, non a caso organizzato a San Pancrazio, comune che a proposito di strutture, ha convertito un immobile confiscato alla mafia – ristrutturato con fondi por 2014-2020- in coc, e che a proposito di uomini sta costituendo un gruppo comunale di volontari protezione civile. Hanno partecipato il sindaco, Edmondo Moscatelli, il capo di gabinetto della prefettura di Brindisi, Onofrio Padovano, il presidente del comitato permanente di Protezione Civile regionale, Maurizio Bruno, la delegata alla pubblica assistenza di San Pancrazio Salentino, Samanta Carrozzo, il presidente del coordinamento provinciale dei volontari di Protezione Civile, Giannicola D’Amico, il dirigente di Protezione Civile regionale, Nicola Lopane e, vista l’importanza dell’iniziativa, anche il direttore dell’ufficio volontariato e risorse della Protezione Civile nazionale, Sisto Russo.
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