Mercato immobiliare a Milano: la crescita record degli ultimi anni
Milano è una città che, da quando l’emergenza sanitaria ha passato la sua fase più dura, ha ripreso a correre dal punto di vista del mercato immobiliare.
Al netto dei segnali di rallentamento che hanno caratterizzato l’ultimo trimestre del 2022 e che stanno dominando anche i primi mesi del 2023, le compravendite sotto la Madonnina continuano a crescere, anche grazie al ritorno degli investitori internazionali e al boom delle unità immobiliari di lusso (che, rispetto a quelle disponibili su scala internazionale, presentano diversi problematiche, tra cui la bassa efficienza energetica).
Sotto la Madonnina, però, crescono soprattutto i prezzi degli immobili. Come sottolineato dal recente report curato da un celebre sito di annunci, per le unità immobiliari usate sono stati da tempo superati i 4000 euro/metro quadro.
Se si guarda il cambiamento nel corso del tempo, ci si accorge di un incremento a dir poco considerevole. Dal 2017 al 2022, le quotazioni immobiliari sotto la Madonnina sono aumentate di oltre il 43%.
Questo ha comportato un generale abbandono della città. Sempre più persone, soprattutto aspiranti acquirenti appartenenti alla classe media, hanno scelto di spostarsi nei comuni limitrofi, caratterizzati da prezzi indubbiamente più alti rispetto a quelli di altre zone d’Italia ma comunque ridotti in confronto a quelli di Milano.
Le ragioni dei prezzi delle case nel capoluogo lombardo
Cosa ha portato i prezzi delle case a Milano a crescere così tanto? Gli esperti chiamano in causa diversi fattori. Da un lato si ha indubbiamente a che fare con un aumento della domanda e con un’offerta ridotta. Dall’altro, invece, non si possono non chiamare in causa i numerosi interventi di riqualificazione che sono stati concretizzati in città per Expo 2015. Sì, dal grande evento sono passati otto anni. Vero è che, in questi casi, le migliorie legate a una determinata zona della città impattano positivamente a lungo termine sul valore degli immobili.
L’aumento delle quotazioni immobiliari sta portando, come già accennato, sempre più persone a optare per acquisti nell’hinterland. Il trend è stato accelerato dallo scoppio dell’emergenza sanitaria, che ha posto al centro dell’attenzione esigenze abitative in cui l’ampiezza degli spazi domestici – lo smartworking è una realtà quotidiana che ha cambiato radicalmente il modo di vivere la casa – e la possibilità di avere sfoghi esterni la fanno da padrone.
Le istituzioni si stanno interrogando su come arginare quella che, ormai da anni, è una vera e propria fuga dalla città. Nel solo 2020, sono state 32mila le persone che hanno lasciato Milano. Le ricette per prevenire il peggioramento dello spopolamento vedono in primo piano la riqualificazione degli spazi pubblici con un particolare focus sul verde – dati alla mano, cresce soprattutto la popolazione dei municipi dove ce ne sono di più – e interventi sull’impatto che ha il prezzo della casa, partendo da misure di sostegno all’affitto.
Sia nel caso della locazione, sia quando l’intenzione è quella di acquistare, può non essere facile trovare l’immobile che si desidera. In questo periodo, ottimi compromessi tra qualità e prezzo si possono trovare a NoLo (North of Loreto), quartiere che, negli ultimi anni, ha visto i prezzi degli immobili lievitare, rimanendo comunque a livelli decisamente più contenuti rispetto a quelli di zone della città come Brera e l’Arco della Pace.
Anche Città Studi sta riscuotendo grande successo tra chi cerca casa a Milano e vuole – comprensibilmente – conciliare budget e vivibilità.
La fonte per trovare l’immobile giusto rimane sempre il web. Un cambiamento evidente negli ultimissimi tempi riguarda lo spostamento da portali generalisti a siti che, come ImmobiliOvunque, permettono di farsi un’idea chiara dei prezzi delle case in vendita a Milano grazie ad annunci selezionati e pubblicati da agenzie immobiliari certificate attive in città.
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