GROTTAGLIE – Il distretto tecnologico Aerospaziale (Dta) e i suoi soci Politecnico di Bari, Università di Bari e Università del Salento hanno dato il via al percorso di realizzazione dell’infrastruttura di ricerca ‘Grottaglie airport test bed’ (Gatb) già introdotta nel piano nazionale delle infrastrutture di ricerca e inserita anche nel piano 2021-2027 con opere di potenziamento. L’infrastruttura è stata recentemente finanziata con 11 milioni di euro, a seguito di gara, dalla Regione Puglia. A lavori completati, entro il 2024, il Gatb sarà tra le infrastrutture di ricerca più avanzate nell’intero panorama europeo e contribuirà a sviluppare conoscenze, infrastrutture di ricerca, tecnologie e sperimentazioni per sistemi aeromobili senza pilota a bordo, per soluzioni e servizi per la gestione del traffico di droni e servizi aerei innovativi, con applicazioni nell’ambito del monitoraggio ambientale e territoriale e della logistica. Il ‘Grottaglie airport test bed’ sarà composto da sei laboratori tecnologici avanzati e da un data center innovativo per il continuo trasferimento, l’analisi e la gestione di dati e di informazioni che permetteranno di sviluppare applicazioni innovative per il controllo del volo, e l’analisi di dati e servizi avanzati di monitoraggio basati su algoritmi di intelligenza artificiale. “Siamo dinanzi a una nuova tappa – ha dichiarato il presidente del Dta, Giuseppe Acierno – di un percorso iniziato quasi dieci anni fa che ci porta a progettare e realizzare la prima infrastruttura di ricerca nazionale dedicata al test ed alla sperimentazione di droni. Un ulteriore traguardo che rende concreto e rilevante il contributo del distretto al settore aerospaziale. Non ci fermiamo qui, abbiamo adesso l’obiettivo di rendere la struttura il nodo di una futura rete europea”.
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