LECCE – Amarezza e delusione nelle parole di un noto imprenditore leccese che vittima di un furto nella sua storica attività nel centro storico di Lecce, si lascia andare ad un pensiero che però, accende la polemica sui toni e sui termini utilizzati: “questa carinissima e preziosa risorsa è entrata di soppiatto nel mio ristorante con l intento di pagare i contributi delle pensioni degli italiani citando Elly: “non mi hanno visto arrivare” ha prelevato la borsa di Manuela, ha gentilmente e accuratamente aperto il suo portafogli (di lei) ne ha preso l’incasso destinato a pagare i fornitori e gli stipendi e sempre accuratamente ha rimesso tutto a posto!!! purtroppo la maggior parte dell incasso era con carta elettronica (mannaggia draghi)
ORA … NON DITEMI CHE :
è giusto che muoiano in mare
che è giusto che rimangano nei loro paesi di merda
che è giusto scutuzzarli bene bene
che avevano ragione “quelli “
che baffetto aveva capito tutto
che baffone aveva detto tutto
che barbetta ci aveva avvisati
IO NON CI STO! IO NON CI CREDO!!!
poverino aveva bisogno e si e approvvigionato
se torni bello mio ti di altri soldi sai?!
e vi assicuro che non sono razzista a prescindere
ho un figlio nigeriano
un nipote indiano
è una fidanzata di leverano
quindi non sono razzista”.
Questo il post scritto dall’imprenditore che al netto della delusione che lo ha mosso, lascia comunque attoniti per i termini e i contenuti.
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