ROMA – L’associazione Adi delle aziende dell’indotto di Taranto ha incontrato oggi il Ministro Urso a Roma,
Tra le richieste avanzate:
1. L’Applicazione dell’art. 17 ter D.P.R. 633/72 riguardante l’operazione con scissione dei pagamenti (Split Payment e certificazione del credito) in virtù della partecipazione statale all’interno della società ADI con possibilità successiva di compensazione previdenziali/assistenziali;
2. Riconoscimento dei crediti delle imprese dell’area di crisi di Taranto come “privilegiati”
3. Possibilità per tutte le Aziende dell’indotto dell’area di crisi di Taranto di avviare la CIG con pagamento diretto da parte dell’INPS indipendentemente dall’indice di liquidità;
4. Attivare una cabina di regia condivisa tra azienda, istituzioni e indotto nella quale condividere strategie per valutarne insieme la strada migliore per tutelare l’ambiente, la produzione e il tessuto sociale in quanto abbiamo bisogno di pianificare, progettare e soprattutto concretizzare. La salvezza di questo territorio passa dalla realizzazione di un front comune intorno alle aziende che costituiscono, con le loro attività produttive, una quota parte del PIL regionale.
5. L’Apertura della misura “rilascio area di crisi industriale Legge 181/89” a fronte del credito proveniente dall’ormai nota amministrazione straordinaria del 2015 che è costata allo stesso indotto 150 milioni di euro creando così possibilità di investimenti, diversificazioni produttivi e recupero di posti di lavori diretti ed indiretti;
6. A fronte dell’amministrazione straordinaria 2015 le aziende dell’indotto si trovano ad oggi a dover fare i conti con un rating bancario inappropriato, dunque si chiede, un intervento che possa garantire una reciproca fiducia con gli istituti bancari, (mps o cdp) creando quel rapporto di cessione del credito favorevole a sopportare la transizione economica nei prossimi mesi;
7. Chiediamo infine, non per minore importanza rispetto a quanto sopra elencato, piuttosto per rimarcare un concetto molto importante che rischia di creare un default di tutte le Aziende dell’Indotto tarantino. (Nella foto il presidente Fabio Greco)
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