Per aver espresso, nel corso di un’intervista, “giudizi lesivi del prestigio e della reputazione dell’arbitro e più in generale dell’istituzione arbitrale nel suo complesso”, Vittorio Galigani, consulente personale del presidente Massimo Giove, e il Taranto sono stati condannati al pagamento di due multe da 2.500 euro ciascuna. L’intervista cui si fa riferimento è quella del 7 gennaio scorso, subito dopo la gara persa dal Taranto a Catanzaro, per un rigore che il club rossoblu contestò vivacemente.
“Non meritavamo di perdere per una castroneria del direttore di gara – disse Galigani nel dopo gara del Ceravolo -. Il rigore è inesistente. Magari il Catanzaro avrebbe potuto vincere lo stesso, ma Vannucchi è andato sulla palla, non sull’uomo. Mi appello alla sportività di tutti e all’incapacità del designatore: non si possono mandare certi arbitri. La società del Catanzaro ci ha offerto un’ospitalità squisita, ma la gara è stata rovinata da un arbitro incapace. I presidenti fanno molti sacrifici per gestire questi campionati onerosi, è da inizio stagione che assistiamo a certi arbitraggi e oggi il direttore di gara ha scontentato tutti”.
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