Un detenuto nella casa circondariale di Bari avrebbe molestato un’operatrice sanitaria approfittando dell’assenza di un sistema di videosorveglianza nell’area della medicheria e dell’assenza di un presidio fisso di un agente della polizia penitenziaria. Lo rivela Ansa.
Francesco Vessio, già detenuto per altri reati, è stato raggiunto da una nuova misura cautelare in carcere con l’accusa tentata violenza sessuale aggravata. L’ordine di immediata esecuzione è stato emesso dal sostituto procuratore barese Matteo Soave sulla base dell’ordinanza del gip Luigia Lambriola.
Secondo l’accusa, Vessio sarebbe entrato nella medicheria senza preavviso e senza essere accompagnato da un agente. Qui, approfittando dell’assenza di altre persone, avrebbe molestato fisicamente e verbalmente l’operatrice sanitaria trascinandola nel ripostiglio. La donna, nonostante fosse terrorizzata, è riuscita a divincolarsi e ad allontanarlo. Per ricostruire l’episodio sono state importanti le testimonianze di due detenuti, oltre a quella della vittima che ha denunciato il suo aggressore.
potrebbe interessarti anche
Lecce, processo case popolari: chieste condanne fino a 9 anni
Laforgia, due mozioni su salario minimo e riabilitazione detenuti al Comune di Bari
Csv San Nicola, meeting su responsabilità
Cisl, tra manovra e Pnrr: pro e contro, dialogo da intensificare con la regione Puglia
Brindisi, ancora fiamme alte nel deposito rifiuti: preoccupazione per danni ambientali
Ugento, due tonnellate di esplosivi e armi in casa: arrestato