Taranto – Sono accusate di aver rapinato una donna a bordo di un autobus del alinea urbana. Per questo, La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione di misura cautelare (emessa dal G.I.P. di Taranto) nei confronti di due donne – rispettivamente di 24 e 38 anni. Per la 24enne sottoposta all’obbligo di firma sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre per la sua complice, attualmente sottoposta al regime dagli arresti domiciliari, l’accompagnamento in carcere.
Rapina su autobus: la ricostruzione
Secondo quanto ricostruito all’epoca, mentre era a bordo dell’autobus con il fidanzato, la vittima avrebbe reagito e richiesto con decisione il cellulare che le era stato sottratto poco prima da una donna. La presunta ladra sarebbe stata spalleggiata da una complice la quale, mostrando un coltello a serramanico, sarebbe riuscita a tenere a distanza la coppia per poi scendere dall’autobus e dileguarsi a piedi in compagnia della sua amica.
Dopo aver acquisito le prime sommarie informazioni, la Squadra Volante riuscì a rintracciarle e le arrestò perché presunte responsabili, in concorso, di rapina.
Al momento dell’esecuzione dell’ordinanza di sostituzione della misura, la 38enne, raggiunta da un equipaggio delle Volanti al suo domicilio, dove era agli arresti domiciliari, si è resa sin da subito irreperibile.
Al contrario, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha atteso alle 18.00 l’arrivo della 24enne in Questura per la quotidiana firma, provvedendo a notificarle l’aggravamento della sua misura cautelare.
Dopo aver completato tutti gli atti necessari per la notifica degli arresti domiciliari, per la 24enne è stato disposto l’accompagnamento coatto al suo domicilio da parte di una Volante.
Disposizione che la giovane donna ha sin da subito rifiutato categoricamente, insistendo nervosamente di voler ritornare a casa con l’auto di un suo amico che era ad aspettarla nel parcheggio della Questura.
Il suo strano comportamento, dando la chiara impressione di voler nascondere qualcosa, ha insospettito oltremodo i poliziotti che, dopo aver individuato l’auto, sono scesi nel piazzale ed hanno sorpreso la sua complice seduta sul sedile posteriore dell’abitacolo.
La 38enne è stata accompagnata negli Uffici della Volante e dopo la notifica dell’aggravamento della sua misura cautelare è stata accompagnata presso la locale Casa Circondariale.
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