GROTTAGLIE – A stabilire se ci siano state o meno responsabilità nella morte dell’operaio 62enne Ciro Meo, deceduto il 27 gennaio del 2021 a Grottaglie, sarà un giudice del Tribunale di Taranto chiamato a valutare, alla fine del processo, le posizioni dei due imputati, rinviati a giudizio dal Gup su richiesta del pubblico ministero.
Si tratta di due uomini di Grottaglie, chiamati a difendersi dall’accusa di omicidio colposo: un 31enne amministratore dell’azienda per cui lavorava lo sfortunato francavillese e un 67enne alla guida del carrello che trasportava la vittima, quel giorno chiamata al recupero di una pedana in legno poggiata su un’impalcatura.
Una morte bianca che, però, presenta ancora diversi lati oscuri legati principalmente alla presunta violazione di diverse norme di sicurezza. Il processo inizierà il prossimo 5 giugno, presso il Tribunale di Taranto.
Le parti civili sono assistite dagli avvocati Domenico Attanasi e Antonio Almiento, che hanno anche chiesto e ottenuto la citazione nel processo del responsabile civile, la stessa ditta. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alessandro D’Elia, Fausto Soggia e Calliope Murianni.
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