“Ci chiediamo quali risultati abbia avuto l’esperimento effettuato da Acciaierie d’Italia a luglio, sulla base di quale procedura il Ministero dell’Ambiente lo abbia autorizzato e se intenda ripeterlo. Bruciare plastica al posto del carbon coke in che modo incide sulle emissioni atmosferiche ed impattano sulla salute? Esistono studi in materia? Attendiamo ulteriori delucidazioni sul tema”.
Lo sottolinea Antonio Lenti, consigliere comunale di Taranto eletto con Europa Verde, che aveva chiesto ad Asl e Arpa Puglia di approfondire la questione dopo quanto dichiarato dall’Ad di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, nel vertice ministeriale del 19 gennaio scorso.
La manager aveva affermato che nello stabilimento si sta “già usando plastica negli altoforni. Quindi siamo una sorta di termovalorizzatore per la regione Puglia”. Martedì scorso l’azienda siderurgica ha poi comunicato che “Arpa Puglia e Spesal-Asl di Taranto hanno fatto visita allo stabilimento di Taranto per accertare l’uso di materie plastiche negli altiforni.
Acciaierie d’Italia ha indicato che è stato eseguito un test nel luglio 2022, coordinato con il Ministero dell’Ambiente, che è stato fisicamente presente sugli impianti al momento della verifica tecnica dell’iniezione di polimeri, end of waste, alle tubiere dell’altoforno Afo4″. Secondo il consigliere Lenti “occorre dare risposte ai tarantini ed Europa Verde attraverso i suoi parlamentari chiederà spiegazioni anche al Ministero dell’Ambiente”.
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