Dei 47 distributori di carburanti controllati nella provincia di Lecce, la Guardia di Finanza ha accertato che 19 impianti hanno omesso “la comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dei prezzi” e la “mancata esposizione dei prezzi per tipologia di erogazione”.
Nei confronti di un gestore è stata anche ipotizzata la “frode nell’esercizio del commercio” in quanto i campioni di diesel prelevati, così come confermato dalle analisi, contenevano una quantità d’acqua tale da non soddisfare i requisiti minimi di qualità previsti dalla normativa di riferimento europea. Per questo il rappresentante legale del distributore stradale è stato denunciato.
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