TORRE SANTA SUSANNA – Lo scorso agosto, dopo che i parenti ne denunciarono la scomparsa, il corpo senza vita del 79enne fu ritrovato in un pozzo sorgivo in un terreno privato tra le campagne di Torre Santa Susanna. E se in un primo momento l’episodio fu archiviato come un incidente nel corso di una semplice passeggiata per raccogliere fichi d’india, oggi, a distanza di 5 mesi, la Procura di Brindisi vuole vederci chiaro, disponendo l’estumulazione del cadavere e disponendo al contempo l’autopsia sulla salma di Vincenzo Di Noi, l’anziano morto in seguito, questo raccontò la cronaca, ad una caduta in quella cavità nascosta tra le campagne di contrada Grandizia.
Morte ad agosto, autopsia a gennaio
Ad eseguire l’esame, come disposto dal pm Giuseppe De Nozza, sarà Raffaele Giorgetti, medico legale con cattedra presso l’università delle Marche, in queste ore in puglia per depositare in Procura gli esiti dell’autopsia sul corpo di Paolo Stasi, il 19enne di Francavilla Fontana ucciso con due colpi di pistola lo scorso 9 novembre.
Come atto dovuto è indagato, invece, il proprietario del fondo, un uomo di Torre, chiamato a rispondere dei reati, chiaramente solo ipotizzati, di omicidio colposo e mancata custodia del pozzo stesso. Per altro, l’auto del 79enne fu ritrovata in un altro terreno, di proprietà di un’altra persona. Insomma, un giallo. L’ennesimo, su cui la Procura messapica vuole fare piena luce, per quanto in differita.
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