Per quattro giorni, dal 5 al 9 gennaio, è risultato morto, ma era vivo anche se ricoverato in un ospedale a Milano. E’ la storia, nata da un errore, che ha visto inconsapevole protagonista un uomo di 65 anni di Sannicola (Lecce), Fulvio Oscar Fuso, dichiarato morto dalla Questura di Milano che con una pec inviata al Comune di residenza del 65enne, chiedeva di verificare se nel territorio di competenza risiedessero parenti del deceduto (indicato con nome e cognome e data di nascita), al fine di consentire il riconoscimento della salma.
Una comunicazione che aveva gettato nello sconforto i parenti dell’uomo che, non riuscendo nemmeno a contattarlo telefonicamente, appresa la notizia hanno allertato l’impresa di pompe funebri ricevendo anche le prime condoglianze via social. Partito dal Salento lo scorso 19 dicembre per curare una patologia di cui soffre da tempo, il signor Fulvio ha perso il cellulare e quindi ogni riferimento, non riuscendo a comunicare e neppure a dare l’indirizzo di casa. Poi dalle verifiche si è scoperto che il 65enne è fortunatamente in vita.
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