BARI – “Non chiamate i carabinieri che vi uccido”. Il Parco Rossani del capoluogo pugliese continua a essere teatro di aggressioni da parte di baby gang a ragazzi coetanei. Questa volta, a finire nel mirino del branco, due 17enne che sarebbero stati aggrediti da una decina di giovani davanti all’indifferenza di chi stava frequentando il polmone verde barese.
La minaccia è arrivata alla fine del pestaggio – derivante, a quanto pare, da futili motivi – da una delle ragazzine che farebbero parte del branco. Secondo il racconto fornito agli inquirenti, i due 17enni sarebbero stati avvicinati da una delle ragazze del gruppo, la presunta fidanzata del ‘capo’, che avrebbe preso delle loro cose da una panchina. Poi avrebbe chiesto loro una sigaretta e si sarebbe impossessata di pacchetto e accendino. Di qui avrebbe lanciato qualcosa verso la panchina mentre stava arrivando qualcun altro del gruppo che, prendendola come un affronto, ne avrebbe approfittato per scatenare la rissa, colpendo uno dei due con calci e pugni. “Inginocchiati e chiedi scusa”, avrebbero minacciato un 17enne mentre all’altro – già a terra – avrebbero strappato una collanina, sputato addosso e premuto uno stivale sullo stinco. Alla fine la minaccia in stile mafioso dalla ragazzina: “Non
chiamate i carabinieri che vi uccido”. Il parco Rossani non è nuovo a questo tipo di episodi: la scorsa estate, tre ragazzi di rientro da una manifestazione per i diritti Lgbtqi, sarebbero stati aggrediti da coetanei, mentre solo una decina di giorni fa, un altro 21enne con sua madre sarebbero stati aggrediti al Libertà alla fermata dell’autobus. Altre aggressioni, con protagonisti sempre giovani e giovanissimi, in molti casi minorenni, sarebbero state segnalate anche in altri quartieri a ridosso del centro cittadino.
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