“Spesa farmaceutica fuori controllo, liste d’attesa lunghe chilometri, inchieste sull’ospedale in Fiera del Levante da cui continua a emergere un brutto spaccato, la Asl di Brindisi che chiede e ottiene dalla Regione la dichiarazione di stato di emergenza per impossibilità di proseguire nell’erogazione del servizio, carenza atavica e profondissima di medici e infermieri e l’assessore al ramo che ormai, giornalmente, lancia accuse sulla stessa Giunta di cui fa parte e sulla dirigenza: la sanità pugliese, è chiaro, è completamente in tilt”. Lo scrivono, in una nota, Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba e Massimiliano Di Cuia, tutti consiglieri regionali di Forza Italia.
“L’assessore Palese si scaglia contro le Asl che, a suo dire, sarebbero ree di “imboscare” in altri reparti i medici destinati alle emergenze – prosegue la nota -. A farne le spese, purtroppo, sono i cittadini a cui non si riesce più a garantire un servizio degno di questo nome: quello che sta accadendo in provincia di Brindisi ne è la dimostrazione. Se una Asl arriva a formulare la richiesta di stato di emergenza è perché la situazione ha raggiunto l’acme della difficoltà e si ha bisogno di agire in deroga: ciò significa che potranno essere chiamati in servizio anche medici non specializzati…”.
”E ancora – sottolineano i consiglieri di Forza Italia -: alla Asl di Bari (per la prima volta a memoria) si è dimesso il direttore sanitario senza una ragione precisa, senza un accadimento che possa dar forma alla motivazione. Anche qui, se un direttore arriva ad andarsene un motivo ci sarà: è il “sistema” a espellere chi non riesce ad adeguarsi e a lavorare in un clima di caos e orizzonti indefiniti”.
”Pleonastico, ma doveroso, è parlare delle condizioni dei pronto soccorso: ore di attesa per gli utenti e medici ed infermieri sottoposti ad uno stress enorme per carenza di personale e altissima affluenza. “Lo scaricabarile finisce qui” era la scritta sulla scrivania del presidente Truman… e se l’assessore alla Sanità punta il dito contro altri, resta il primo (e vero) responsabile, ovvero Emiliano. Ma il presidente, tutto impegnato nelle lotte interne al centrosinistra per le scalate di potere, sembra volersi nascondere da ogni possibile. Purtroppo per lui, è un esercizio impossibile e c’è impressa la sua firma su una sanità che in Puglia, ormai, è dilaniata dagli scandali e dalla totale assenza di governance”, conclude la nota.
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