Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, si dice sorpreso per la reazione “ferma, intransigente, minacciosa” del Ministro per gli Affari Regionali , Roberto Calderoli alle critiche ricevute sul disegno di legge sull’autonomia differenziata. “E’ doveroso ricordare – afferma – che tutto il gruppo dirigente della Lega Nord deve rispondere ogni giorno agli italiani di una enorme mistificazione. Quella di porsi come forza politica che dichiara di voler difendere il valore dell’unità nazionale, che giura sulla Costituzione, che chiede ed ottiene i voti anche nel mezzogiorno; ma che si riconosce e sostiene quanto dichiarato nello Statuto del partito, ossia nel documento che ne definisce gli obiettivi politici”.
Salvemini ricorda che nello statuto della Lega si fa riferimento, tra l’altro, al “conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana”. “O la Lega Nord prende in giro i suoi iscritti ed elettori (in primis quelli del sud) – prosegue Salvemini – o gli italiani, a partire dal Presidente della Repubblica davanti ai quali come esponenti del governo giurano sulla Costituzione. O tutti, senza distinzioni”. “Se si tiene conto di tutto questo – prosegue – è evidente che la ferma volontà di realizzare un nuovo regionalismo che svuota le competenze dello Stato altro non è che l’anticipazione – nelle intenzioni di Calderoli e Salvini – dell’indipendenza della Padania. Non ci sono LEP e fondi perequativi che tengano”. “Prima si svela definitivamente questa mistificazione – conclude – meglio è per l’Italia tutta. E per il nostro Mezzogiorno. Altro che tacere”.
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