“Un caso clinico “esempio” di buona sanità e di collaborazione sinergica tra strutture sanitarie pugliesi quello della giovane ventitreenne incinta originaria della provincia di Taranto, giunta in ospedale a Taranto in stato di coma la scorsa estate, salvata, stabilizzata e poi trasferita a Bari per il parto e la riabilitazione”, scrive l’Asl Taranto in una nota.
”Al fine di fornire ulteriori dettagli su quanto gestito dal personale sanitario del Santissima Annunziata prima, e dal personale sanitario del Policlinico di Bari dopo – precisa l’Asl -, la paziente, incinta alla diciannovesima settimana di gestazione, è stata ricoverata lo scorso 13 giugno presso la struttura di Rianimazione del presidio tarantino in stato di coma per emorragia cerebrale da rottura di malformazione vascolare cerebrale. Il caso delicato ha richiesto un intervento multidisciplinare tra i professionisti medici delle strutture complesse del Santissima Annunziata di Rianimazione, Neuroradiologia, Fisica Sanitaria, Neurochirurgia, Ginecologia e Terapia Intensiva Neonatale, coordinate dalla struttura complessa di Rischio Clinico”.
”La paziente era in stato di coma – si legge ancora nella nota -: dopo aver informato quindi il suo tutore legale, il team di Neuroradiologia Interventistica ha sottoposto la donna a un delicato e rischioso intervento di embolizzazione della malformazione vascolare cerebrale, minimizzando la radioesposizione del feto grazie all’ausilio di apparecchiatura angiografica biplanare di ultima generazione a bassa dose di raggi X. L’intervento è stato portato a termine con successo e la paziente si è risvegliata dal coma dopo qualche giorno, senza conseguenze negative sulla gravidanza. La donna è stata poi trasferita il 2 agosto presso il Policlinico di Bari, dove è stata presa in carico sia per il parto che per il recupero di alcune funzionalità specifiche, come riportato dagli organi di stampa”.
“Formulo tantissimi auguri alla paziente e al suo bambino – dichiara Vito Gregorio Colacicco, direttore generale di Asl Taranto – e colgo l’occasione per porgere i complimenti sia al nostro personale sanitario che ha gestito questo caso così delicato e complesso, sia ai colleghi del Policlinico di Bari, ai quali la signora è stata successivamente affidata per le cure”.
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