“Un ragazzo ci ha raccontato di aver visto con i propri occhi persone essere uccise davanti perché non avevano abbastanza soldi per pagare il viaggio. Questa è la realtà di quello che avviene in Libia, di quello che avviene nel Mediterraneo centrale in cui ogni momento è importante tra la vita e la morte”. Lo afferma Fulvia Conte, responsabile dei soccorsi a bordo della Geo Barents, nave di Medici Senza Frontiere che alle 7.00 di mercoledì 4 gennaio approderà nel porto di Taranto con 85 persone a bordo.
“Di queste 85 persone, 41 sono state soccorse in un’operazione molto difficile – continua Fulvia Conte -. Viaggiavano da tre giorni quando il barchino si è ribaltato e tutte le persone sono finite in acqua. In questi tre giorni di navigazione ci hanno raccontato che più volte persone sono cadute in mare e hanno usato i loro vestiti per tappare i buchi dai quali entrava l’acqua nel loro barchino. Abbiano a bordo molti minori non accompagnati, persone che vengono dalla Siria, dalla Palestina, che raccontano di essere state mesi in Libia e di aver subito violenze e torture”.
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