BARI – Testing e contact tracing per il Covid-19 per le persone che dalla Cina fanno ingresso negli aeroporti pugliesi fino al prossimo 31 gennaio. La Regione Puglia si allinea alle direttive governative e impone a chi atterra negli scali di Bari e Brindisi il test antigenico per quanti provengono dal Paese asiatico. Vero è che nei due aeroporti si non ci sono collegamenti aerei diretti con la Cina, ma ciò non esclude che vi possano giungere viaggiatori dopo avere fatto scali intermedi in aeroporti di Paesi stranieri dove la guardia resta bassa. In particolare, è disposto l’obbligo di presentazione dell’attestato di esito negativo del test eseguito nelle 72 ore precedenti per i tamponi molecolari e nelle 48 ore precedenti per quelli antigenici rapidi, oltre a quello di sottoporsi al test rapido in aeroporto o, entro 48 ore, nell’Asl di riferimento. In caso di esito positivo al test rapido, diventano obbligatori isolamento in un determinato domicilio ed esecuzione di un test molecolare. Intanto, Si chiama XBB.1.5 la sottovariante indiziata di essere responsabile del boom di nuovi casi in Cina. Una declinazione del virus che, come fanno sapere dal laboratorio di Epidemiologia molecolare del Policlinico di Bari, “si sta già diffondendo in alcuni Paesi come gli Stati Uniti, mentre XBB e suoi sottolignaggi sono già stati identificati nel 3 per cento dei casi in Puglia e nel 2 per cento a livello nazionale”.
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