CERIGNOLA – Di cose da quel 4 settembre ne sono cambiate. Il Monterosi infliggeva, ad un Cerignola allo storico esordio tra i professionisti, un pesante schiaffo sportivo, forse inatteso ma molto importante per la successiva crescita della squadra. Crescita che è culminata con il 3-0 restituito proprio ai laziali nella prima del girone di ritorno. Di passi in avanti il Cerignola ne ha fatti tantissimi in questi quattro mesi: i gialloblù, matricola terribile del Girone C, hanno alternato periodi di forma a qualche periodo meno felice, ma con un comun denominatore, la qualità del gioco. Qualche settimana fa si parlava della difficoltà della squadra a concretizzare la grande mole di occasioni da gol create, la smentita è arrivata puntuale sul campo. 7 gol nelle ultime due gare dell’anno, 4 rifilati a quella che era fino a quel momento la seconda miglior difesa del campionato, la Juve Stabia attualmente quarta in classifica. Va considerata anche la crescita esponenziale di alcuni calciatori: Achik è sempre più protagonista nelle dinamiche offensive, Langella ha ormai acquisito le redini del centrocampo, Capomaggio mostra una sicurezza da veterano della categoria. Partiti per lottare duramente in ottica salvezza, gli uomini di Pazienza chiudono il 2022 al quinto posto (davanti a tutte le altre pugliesi), a quota 30 punti ed a sole 10 lunghezze da quei fatidici 40 punti che, solitamente, rappresentano la permanenza. Un bottino niente male in vista della seconda parte di stagione, in cui il Cerignola dovrà confermare, già dalla difficile sfida al “Partenio” contro il Giugliano, di essere la rivelazione di questo campionato.
Foto di Audace Cerignola.
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