(di Lorenzo Ruggieri) Messina: “Giocheremo in un orario inedito con una buona squadra, allenata da uno dei tecnici migliori della categoria. Conosco molti dei giocatori che affronteremo, rifarei la scelta di allenare il Messina altre mille volte. Siamo consci delle difficoltà dei nostri avversari, ma non dobbiamo guardare la classifica. Dobbiamo affrontare ogni partita con l’umiltà che ci contraddistingue, rispettando l’avversario e la sentenza che emetterà il campo. Veniamo da una serie di prestazioni importanti, però incontreremo un avversario desideroso di vincere a tutti i costi. È uno scontro diretto di vitale importanza per noi, speriamo di portare a casa un risultato positivo che varrebbe doppio”.
Terreno di gioco del San Filippo: “Il Messina ha raccolto tutti i punti in casa, sappiamo di dover giocare su un terreno in condizioni peggiori del nostro. Tuttavia, non rappresenta un vantaggio per noi: abbiamo effettuato le migliori prestazioni dove ci è stato permesso di giocare, come a Torre del Greco o a Pescara. Siamo una squadra che si sa adattare e sappiamo di dover variare qualche strumento tattico. Non possiamo pensare di palleggiare se il campo non ce lo consentirà”.
Indisponibili: “Perdiamo altri giocatori importanti in tutti i reparti. Non so ancora se qualcuno di loro sarà convocato mentre altri devono ancora svolgere il primo allenamento della settimana. Oramai siamo abituati a convivere con queste situazioni”.
Mercato: “In questo momento non ci penso, resto focalizzato sul match di domenica con il Messina. Sicuramente dovremo operare nella sessione di gennaio per sopperire alle assenze e alle indisponibilità. Lavoreremo per portare qualche giocatore da Taranto, che però non vada a inficiare uno spogliatoio composto da ragazzi eccezionali”.
Granata: “Non ho letto le sue dichiarazioni, ma conservo un grandissimo ricordo. Si è sempre allenato benissimo, gli auguro una carriera illimitata, ma sono l’allenatore del Taranto e devo effettuare delle scelte dettate dalla buona fede e dalla volontà di vincere le partite. L’ho fatto giocare poco perché vedevo giocatori più forti in quel ruolo, spero per lui di non essermi accorto delle sue qualità”.
Quota salvezza: “Solitamente, 41 o 42 punti garantiscono tranquillità.Il girone di ritorno, però, rappresenta sempre un campionato a parte, basti pensare al cammino di questa squadra nella scorsa stagione”.
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