«Il Governo Meloni sembra non stancarsi mai di sorprendere gli italiani, inserendo in legge di bilancio norme atte a privilegiare chi ha di più e a sacrificare chi ha di meno, in totale antitesi al principio di uguaglianza sostanziale contenuto nell’Art. 3 della nostra Costituzione”. Lo ha affermato in un comunicato stampa il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.
“L’ultimo colpo basso al Mezzogiorno arriva con l’Art. 143 della Manovra, che nella sua attuale formulazione fungerebbe da vero e proprio “Cavallo di Troia” per l’introduzione dell’autonomia differenziata, a totale svantaggio del Meridione – prosegue Turco -. Il dettato istituirebbe una “cabina di regia” con il compito di individuare entro un anno i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) nelle attuali materie di competenza Statale, che possono essere cedute alle Regioni con l’avvento dell’autonomia differenziata”.
“La norma è frutto, guarda caso, del lavoro del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, leghista, che presiederebbe tale cabina di regia, scavalcando la Commissione tecnica per i fabbisogni standard (Ctfs) e la Soluzioni per il Sistema Economico Spa (Sose), che si sono sempre occupate di determinare i Lep – continua il senatore Mario Turco -. Insieme a Calderoli, della cabina farebbero parte il Ministro Raffaele Fitto (Affari Ue, Sud e Pnrr), la Ministra Elisabetta Casellati (Riforme), il Ministro Giancarlo Giorgetti (Economia), il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimo Fedriga, il Presidente dell’Unione delle Province Italiane, Michele De Pascale e il Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro”.
”Pensare di avviare il processo di autonomia differenziata senza passare dal dibattito parlamentare; senza ascoltare i portavoce del popolo eletti soltanto pochi mesi fa e carichi dell’onere di una rinnovata rappresentanza, per il MoVimento 5 Stelle risulta a dir poco ingiurioso delle basilari consuetudini democratiche che illustrano la nostra Repubblica sin dal principio. Da parte nostra depositeremo un emendamento soppressivo dell’Art. 143 della Manovra in lavorazione, affinché non venga costruita l’ennesima “scatola cinese” dove depauperare risorse pubbliche per dare libero sfogo a interessi lobbisti o di parte”.
”L’Italia è una e indivisibile e la nostra macchina amministrativa consta già di un legittimo organigramma per l’individuazione dei Lep. Il rischio di disparità fra Nord e Sud scaturente da un’eventuale autonomia differenziata, non potrebbe che risultare ancor più marcato sotto l’egida di un organismo governativo che deciderebbe da sé le sorti di un intero Paese, senza tenere conto delle peculiarità e delle tante fragilità del Mezzogiorno, che a maggior ragione dopo lo stralcio del Reddito di Cittadinanza e di tutte le forme di agevolazione per le imprese, ha bisogno di essere sostenuto e non ulteriormente alienato”, conclude Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.
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