BARI – Ormai non c’è più tempo: se entro dieci giorni non arriveranno proposte concrete, gli stabilimenti della Baritech del capoluogo pugliese andranno nelle mani della ditta Conserva che ne rileverà solo i capannoni ma la forza lavoro. E per scongiurare tutto questo, nelle prossime ore si riunirà il tavolo della task force regionale in Prefettura, nella speranza che l’azienda faccia un passo indietro.
La protesta dei lavoratori intanto continua fuori dai cancelli della fabbrica. Per loro il 31 dicembre scade la cassa integrazione ma al momento non ci sono novità sul futuro del sito industriale. Ci sono trattative in corso per la vendita: sono tre le imprese interessate a rilevare capannoni produttivi e operai ma non si è concretizzata alcuna offerta per ora. È una corsa contro il tempo ormai per salvare i 115 posti di lavoro. E l’impegno del presidente emiliano dei giorni scorsi di chiedere la proroga della cassa integrazione “lascia il tempo che trova – dicono i sindacati – perché a chiederla dovrebbe essere l’azienda e non la Regione”.
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