BARLETTA – Un’area all’interno del porto di Barletta diventerà un deposito per lo stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi, tra cui in prevalenza materie plastiche. Una zona di 2425 metri quadrati, tra cui una porzione di 490 metri quadrati del molo di Ponente, sarà adibita allo stoccaggio dei materiali di scarto accatastati a due passi dal mare.
Il perimetro indicato è esattamente quello che, fino ad ottobre 2020, ospitava i silos granari poi demoliti. Adesso l’attesa per la nuova destinazione del luogo, che ha fatto storcere il naso a diverse associazioni ambientaliste di Barletta e allo stesso sindaco Cosimo Cannito, che ha chiesto un incontro al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi.
A monte c’è però una licenza di concessione dell’area portuale firmata proprio dal segretario dell’Autorità Portuale, Tito Vespasiani, in data 3 febbraio 2022. Nove mesi prima, il 13 maggio 2021, è nato un consorzio volto ad organizzare gli aspetti logistici dell’area che ospiterà lo stoccaggio dei rifiuti. A formare Medlog, questo il nome del consorzio, le due società Impreport e Dalena Ecologia, con quest’ultima che per anni ha prodotto il combustibile solido secondario per la cementeria di Barletta.
Se le associazioni ambientaliste cittadine non credono all’estraneità dell’amministrazione comunale nelle decisioni prese nell’ultimo anno e mezzo, nonostante il commissariamento da ottobre a giugno, Cannito attende l’incontro con Patroni Griffi per chiarire gli aspetti della vicenda. Oltre 2000 metri quadrati tra porto e molo di Ponente attendono di scoprire un futuro definitivo.
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