Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, è “preoccupato dello stato di salute del calcio italiano”, per questo scrive ha scritto Lorenzo Casini, numero uno della Lega Serie A, e Mauro Balata, presidente della Lega B. “Il tempo non è una variabile indipendente, è in corso una situazione di seria crisi economico-finanziaria che mette a rischio la tenuta del sistema calcistico”.
A ciò si aggiunge, sempre secondo Ghirelli, “una situazione di grave impatto psicologico, determinato dal fatto che il mondo del calcio e dell’entertainment sono concentrati su Doha e la nostra nazionale sta a casa” e c’è anche il problema di “una situazione di non competitività delle nostre società nelle coppe europee”. “Se a questo si aggiunge l’assenza delle generazioni millennials – continua Ghirelli -, i Nativi Digitali, nati tra il 1980 e il 1994, e la totale assenza della generazione Z, nati tra il 1995 e il 2010, il futuro rimane fortemente messo in discussione e/o precluso al calcio”. Ecco perché i presidenti delle leghe calcistiche italiane hanno “una responsabilità diretta, anche personale”. Per questo, secondo Ghirelli “dobbiamo quindi incontrarci e lavorare, ognuno di noi rinunciando a qualcosa di ciò che vorremmo a beneficio dell’interesse generale”.
Il presidente della Lega Pro conclude proponendo a Casini e Balata un meeting da effettuarsi il 29 o il 30 di novembre a Milano o l’1 dicembre a Firenze. Ora la palla passa agli altri due.
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