TARANTO – Acciaierie d’Italia ha reso noto alle organizzazioni sindacali che da lunedì prossimo nello stabilimento siderurgico di Taranto sono sospese le attività di 147 imprese appaltatrici, sia per le forniture che per le prestazioni. Lo riferiscono i sindacati, la sospensione sarebbe prevedibilmente fino al 16 gennaio prossimo, oppure fino all’anteriore data prevista dai contratti stipulati. Ogni azienda dell’appalto destinataria della comunicazione, dovrà abbandonare la fabbrica entro lunedi 14 novembre, decorso tale termine sarà inibito ogni accesso allo stabilimento.
LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO
“La decisione di Acciaierie d’Italia di sospendere le attività di 145 imprese dell’appalto, mette a rischio centinaia di posti di lavoro e rende più debole un sistema già in grave difficoltà.”.E’ quanto afferma il consigliere regionale del PD Enzo Di Gregorio che prosegue: “Un’altra tegola colpisce il sistema produttivo di Taranto”
“Le aziende locali e le nostre maestranze hanno garantito il funzionamento di un complesso industriale obsoleto che ha bisogno di interventi urgenti e radicali. Le imprese e i lavoratori hanno sopportato ritardi di mesi, talvolta di anni, nel pagamento di prestazioni e forniture regolarmente erogate.”
“Per questo, il provvedimento di Acciaierie d’Italia appare grave. Questa vicenda è il chiaro segnale di relazioni ormai azzerate tra l’azienda e la comunità che la ospita. Ma Taranto non può essere trattata così. L’intera questione dell’ex Ilva va urgentemente affrontata dal nuovo Governo.”
Intanto i sindacati hanno già chiesto un incontro con il Governo per affrontare la questione
Per il consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano “questo è il colpo mortale per aziende e lavoratori dell’appalto già gravemente feriti. L’altissimo numero di unità lavorative in ballo non può che far pensare ad un subdola ed inaccettabile forma di ricatto verso il Governo. Condivido pertanto la preoccupazione delle organizzazioni sindacali e auspico la creazione di un fronte comune tra politica e sindacato in difesa del lavoro e dell’intera comunità”.
Per il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Turco si tratta di un atto gravissimo. “Se la comunicazione giunta questa mattina da Acciaierie d’Italia alle parti sindacali fosse confermata, costituirebbe un atto gravissimo che metterebbe a rischio un intero settore economico e centinaia di lavoratori. Secondo le ultime notizie comunicate alle parti sindacali, infatti, lunedì prossimo nello stabilimento siderurgico di Taranto saranno sospese le attività di 145 imprese appaltatrici, senza tenere conto del futuro di centinaia di famiglie. Proprio questa settimana il MoVimento 5 Stelle ha presentato un emendamento al Decreto Aiuti ter al fine di destinare il miliardo di euro stanziato dal governo Draghi, a tutela di ambiante, salute, lavoro e imprese dell’indotto. Proposta, purtroppo, bocciata dal governo Meloni e non sostenuta dall’opposizione da Azione, Italia Viva, Sinistra Italiana e Verdi.
Senza una precisa destinazione di queste ingenti risorse, si rischia l’ennesimo spreco di denaro pubblico.”
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