BARI – “La grande scommessa del legislatore di oggi è rendere la giustizia un modo rapido, il più rapido possibile, dell’ottenimento di un diritto. Una giustizia che fa del tempo un grande investimento. In questo ambito l’Ufficio per il processo è stata una delle più grandi scommesse del ministero della Giustizia e del legislatore. Perché l’Ufficio per il processo unisce una serie di fattori virtuosi: giovani, competenze e la nuova funzione del giudice, con il risultato del miglioramento della risposta giudiziaria sui tempi e sulla qualità”. Lo ha evidenziato il viceministro per la Giustizia, Francesco Paolo Sisto, collegandosi con il meeting ‘Modelli organizzativi, Competenze e tecnologie dell’Ufficio per il Processo’, in corso a Bari oggi e domani. Il meeting è organizzato nell’ambito del progetto ‘StartUPP-Modelli, Sistemi e Competenze per l’implementazione dell’Ufficio per il Processo’, avviato a marzo 2022 e che vede coinvolti oltre a UniBa, come capofila, anche le Università della Calabria, di Catanzaro, di Foggia, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università del Salento, Università di Salerno e Politecnico di Bari. Grazie a questo progetto finanziato dall’Ue con 9,5 milioni di euro, 154 giovani studiosi non togati stanno collaborando con gli Uffici per il processo per raggiungere due obiettivi in ambito civile: riduzione dell’arretrato e riduzione del ‘disposition time’ ovvero del tempo di decisione. Il rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, ha spiegato che ‘StartUPP’ “porta un percorso di formazione perché si possa intervenire a una più veloce esecuzione della giustizia: essere capofila come università di un progetto che coinvolge altre realtà meridionali mi inorgoglisce”. “Questo – ha concluso – è un tipico esempio di come i finanziamenti che ci sono stati dati potranno creare figure professionali ancora non previste, ma che si avvalgono di competenze trasversali”.
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