CERIGNOLA – Un punto che muove la classifica, qualche rimpianto per non aver chiuso il match al momento opportuno. La prestazione di Francavilla è un complessivo “ni” che lascia sicuramente delle certezze al Cerignola, ma anche un po’ di rammarico. Un’Audace straripante nel primo tempo, tante occasioni di cui una clamorosa sciupata da Malcore dopo aver superato addirittura il portiere avversario. Sarà stata la voglia di gestire, o magari la veemenza di una Virtus comunque mai doma, ma nella ripresa il freno a mano degli ofantini è sembrato più tirato del solito. Un atteggiamento diverso da quello iniziale, nonostante le poche reali occasioni concesse agli attaccanti biancazzurri, una però è costata i tre punti. Il Cerignola dovrà lavorare proprio sulla gestione del vantaggio: per la seconda gara di seguito, infatti, la squadra di Pazienza si è fatta recuperare dopo aver segnato nei primi minuti di gioco. Nel secondo tempo la scossa è arrivata forse troppo tardi, gli ingressi di Neglia e Achik, giunti a dieci minuti dal termine, hanno dimostrato che i margini per continuare ad offendere ci sarebbero ancora stati, la pallagol sciupata dal marocchino nel finale lo conferma. Nonostante ciò, il Cerignola ha dimostrato di potersela giocare contro avversari di ogni caratura, un rendimento al momento soddisfacente ma che lascia l’amaro in bocca per alcuni punti persi strada facendo. Nonostante l’obiettivo principale, per la società, resti sempre la salvezza, con un pizzico di consapevolezza in più, soprattutto lontano dal “Monterisi”, ci sarebbero sicuramente meno rimpianti.
Foto di Audace Cerignola.
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