“Gemmato è un politico di lungo corso e dovrebbe sapere che tra leggi nazionali e leggi regionali nelle materie concorrenti come la sanità non c’è un rapporto di gerarchia che fa prevalere le prime sulle seconde, salvo che ci sia una lesione delle attribuzioni del Parlamento. Ma queste ultime devono essere impugnate tempestivamente dal Governo, fatto questo non avvenuto nel nostro caso, essendo la legge in questione del 2021. Prendo atto che Gemmato, farmacista, si cimenta in arditi ragionamenti giuridici annunciando l’impugnazione della legge pugliese: così fa fare al Governo, del quale fa parte da qualche ora, una pessima figura. I termini per l’impugnativa sono ampiamente scaduti. Uno cosi dovrebbe immediatamente dimettersi per la sua inadeguatezza”. Lo dichiara, in una nota, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
COSA AVEVA DETTO GEMMATO – Michele Emiliano ha risposto a Michele Gemmato, sottosegretario alla salute, a proposito del mancato reintegro dei medici “no vax”. “Emiliano è gode della mia simpatia personale, è un simpaticone, ma il presidente della Regione Puglia, peraltro magistrato, dovrebbe sapere che nella gerarchia delle leggi ciò che dice lo Stato centrale non può essere derubricato da una Regione – aveva detto Gemmaro a SkyTG24 -. Peraltro, leggendo la legge regionale citata, si dice appunto che la fattispecie deve essere quella di una presenza di un obbligo vaccinale, che non c’è più. È evidente che sul Covid c’è gente che vuole speculare anche per darsi riconoscibilità di carattere politico: evidenza politica che non ha, e se la vuol dare dicendo delle baggianate come quelle che ha detto Emiliano. E mi dispiace che le abbia dette un magistrato”.
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