BRINDISI- “In un clima di generale commozione abbiamo sentito la presenza di Andrea lì con noi. È stata una manifestazione bellissima e ricca di significato” ha detto l’ispettore Angelo Romano, per 22 anni a capo della Digos di Brindisi, in occasione della cerimonia di intitolazione allo scomparso figlio Andrea del tensostatico sportivo gestito dalla questura di Brindisi.
“È stata una manifestazione riuscita grazie all’impegno e alla cura nei particolari che ha profuso il questore Annino Gargano e i suoi collaboratori. Grazie al prefetto Carolina Bellantoni e a tutte le massime autorità che hanno partecipato al momento di preghiera e alla benedizione della targa” dice ancora l’ispettore Angelo Romano commosso e con uno strascico nel cuore che si porta dentro dal 28 luglio 1999. Quando una telefonata lo ha informato del coinvolgimento in un incidente mortale dell’amato figlio.
Tensostatico Fiamme Oro Brindisi: cerimonia intitolazione al poliziotto Andrea Romano di Mesagne
Andrea era in servizio a Nettuno ed era tornato a Mesagne perché il padre doveva sottoporsi a un delicato intervento. Il poliziotto era nel fiore della sua carriera professionale, faceva parte della nazionale azzurra di taekwondo con il gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, e stava frequentando il corso dei Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza, il gruppo speciale della polizia addestrato per portare a termine operazioni ad alto rischio). Lo avrebbe completato e concluso la settimana dopo.
“Quella sera, venne a trovarmi in ospedale, poi si mise in testa che doveva andare alla ricerca dell’auto che avevano rubato poco prima, davanti all’ospedale al fratello Walter. E se ne andò con un suo amico”. Fu l’ultima volta che vide il figlio 23enne Andrea vivo, caparbio e determinato nella ricerca nell’auto. Erano circa le 4 del 28 luglio quando rimase coinvolto nell’incidente stradale che lo ha per sempre strappato all’affetto dei cari.
“Ringrazio per la manifestazione anche la presenza e l’affetto dimostrato dagli atleti delle Fiamme oro che si sono esibiti e i maestri che hanno conosciuto e condiviso con mio figlio tanti impegni e soddisfazioni”.
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