TARANTO- Nell’ambito di specifiche attività di controllo economico del territorio, finalizzate a prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro “nero” e “irregolare”, i finanzieri del comando provinciale di Taranto hanno effettuato numerosi interventi ispettivi presso esercizi commerciali attivi sulla fascia costiera e nelle località dell’entroterra a maggiore vocazione turistica.
All’esito di tali controlli, le Fiamme Gialle tarantine hanno individuato 55 lavoratori “in nero” e 15 lavoratori “irregolari” e hanno proposto all’ispettorato Territoriale del lavoro di Taranto la sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti dei titolari delle 11 imprese coinvolte. Ciò in ragione del superamento della soglia del 10% del personale presente sul luogo di lavoro senza la preventiva comunicazione di instaurazione del relativo rapporto.
In tale contesto, sono stati altresì avviati i pertinenti approfondimenti documentali finalizzati a verificare sia il corretto inquadramento contributivo, previdenziale e assistenziale dei lavoratori risultati regolarmente assunti, sia l’eventuale percezione di sussidi pubblici da parte dei lavoratori risultati “in nero” o “irregolari”.
Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.
potrebbe interessarti anche
Taranto, lo sviluppo del territorio con i “PIA e mini PIA”
Taranto, PD e Csx: riporteremo i cittadini al voto
Operazione antidroga a Vieste: sette arresti
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”