FASANO – L’area verde e le giostrine sanno di domani, la presenza della caserma dei carabinieri ricorda il senso delle istituzioni e della storia, i sorrisi e la voce dei bambini delle scuole per celebrare solennemente un momento importante: la nascita di un luogo simbolo che vivrà di ricordo, ma anche di futuro. Perché la formazione delle nuove generazioni si costruisce sulle tracce di quello che è stato, onorando il sacrificio e il valore di quanti hanno dato la propria vita per la Patria.
È la nuova piazza in memoria del Milite Ignoto, tra via Lucrezio e via Teocrito che è stata inaugurata ieri, giovedì 22 settembre. Dopo la cittadinanza onoraria conferita dal Consiglio comunale a giugno scorso, ieri c’è stata la cerimonia di intitolazione della piazza a due passi dalla caserma dei carabinieri. Una scelta non casuale per celebrare il valore di chi ogni giorno lavora a difesa dei cittadini. Storia, istituzioni, nuove generazioni a braccetto per celebrare il milite ignoto e onorare, attraverso il soldato simbolo dei caduti di tutte le guerre, tutti i figli che hanno dato la vita per la patria. Perché il milite ignoto è un Figlio dell’Italia che dovrebbe ispirare ognuno di noi allorquando, nel tragitto della vita, si tende a smarrire il senso dell’esistenza.
Alla cerimonia erano presenti: il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, il vice sindaco e assessore alla Toponomastica Luana Amati, l’assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Martucci, il presidente del consiglio comunale Vittorio Fanelli, il generale Rosario Aiosa, il presidente dell’associazione Marinai d’Italia prof. Donato Fanigliulo, il prof. Gennaro Boggia, i bambini delle classi quinte del II circolo didattico “Giovanni XXIII” che hanno letto due brani dedicati al milite ignoto. Durante la cerimonia con la benedizione di don Vito Palmisano, c’è stato lo scoprimento della targa con la deposizione della corona e la consegna ufficiale della delibera di consiglio comunale del conferimento della cittadinanza onoraria. Con questa scelta anche Fasano vuole ricordare le vittime di tutte le guerre, da quelle passate a quelle purtroppo in corso in questi giorni. Con questo gesto, oltre a ricordare un momento toccante della nostra storia nazionale, si ribadisce un netto no alla guerra, alla violenza, all’odio, per ricercare sempre la pace e la fratellanza tra i popoli, esprimendo riconoscenza per quel figlio d’Italia divenuto simbolo di tutti quei figli caduti nelle atrocità delle guerre del Novecento.”
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