Carcinoma endometrio e robotica: oltre 40 esperti a confronto al policlinico di Bari

BARI- Oltre 40 esperti a confronto sulle nuove tecnologie per la cura dei tumori all’endometrio. Il 24 settembre Bari ospita il congresso medico-scientifico “Il carcinoma dell’endometrio. La centralizzazione delle cure nell’era delle tecniche mini-invasive, deep learning, robotica e biologia molecolare”. Responsabili scientifici dell’incontro sono Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa di Ginecologia e ostetricia del Policlinico di Bari, e Camillo Porta, direttore dell’unità operativa di Oncologia medica del Policlinico di Bari. Al centro della giornata di congresso, articolata in cinque sessioni tematiche, saranno le novità in tema di diagnosi e terapia.

L’ospedale universitario barese è hub di riferimento regionale per l’assistenza e la cura del carcinoma dell’endometrio con un approccio multidisciplinare. Può contare sia sulla tecnologia diagnostica di ultima generazione per la diagnosi del tumore all’endometrio sia sul robot di sala operatoria in grado di assistere il chirurgo negli interventi di massima precisione. Con la possibilità di tracciare una profilazione genetica per la prognosi.

“L’utilizzo della più avanzata tecnologia diagnostica e terapeutica per il carcinoma endometriale rappresenta un significativo passo in avanti per garantire alle pazienti un percorso di guarigione sicuro – spiega il professor Cicinelli – Grazie alla strumentazione di precisione di cui dispone il Policlinico, infatti, è possibile arrivare a diagnosi precoce, fondamentale per confinare la lesione tumorale. Inoltre, l’uso della robotica per la chirurgia onco-ginecologica, presente solo in pochissimi centri tra cui il Policlinico di Bari, è importantissimo per poter intervenire con tecniche mini-invasive su tutte le pazienti, in particolare le donne affette da obesità”.

Da circa un anno, infine, al Policlinico di Bari è operativo il team per i tumori ginecologici che comprende, oltre agli specialisti di Ginecologia, anche i professionisti delle unità operative di Genetica medica, Oncologia, Radioterapia, Radiologia, Endocrinologia, Medicina nucleare, Anatomia patologica, del servizio di Psicologia e personale sanitario-infermieristico specializzato. L’esperienza del team multidisciplinare, che garantisce la presa in carico complessiva della paziente e analizza i casi clinici per individuare percorsi di cura personalizzati, sarà al centro di una delle sessioni del congresso scientifico.

Il tumore dell’endometrio è fra i più diffusi tumori femminili ed è la terza neoplasia più frequente nelle donne nella fascia di età 50-69 anni. Nel 2020, sono stati stimati 8.300 nuovi casi (poco meno del 5% di tutti i tumori femminili. Nel 2021 sono stimati 3.100 decessi. La sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è del 79%. Attualmente sono 122.600 le donne che vivono in Italia dopo una diagnosi di tumore del corpo dell’utero (I numeri del cancro in Italia 2021, AIOM).

Sono tumori che colpiscono soprattutto le donne in età adulta dopo la menopausa, con un picco di incidenza sopra i 50 anni di età. La maggior parte dei tumori all’endometrio si manifesta con sanguinamento vaginale anomalo, per esempio dopo la menopausa o in un momento diverso rispetto a quanto previsto con il flusso mestruale normale nelle donne in età fertile. La precocità del sintomo fa in modo che il 70% dei tumori endometriali sia diagnosticato in fase iniziale quando la lesione è ancora confinata all’utero. L’appuntamento è per il 24 settembre a Villa De Grecis a partire dalle 9.

 

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