“I dati dell’Istat sull’occupazione in Basilicata sono allarmanti. In termini potenziali, nel 2030, mancheranno 40.600 persone. La provincia di Matera avrà meno 12000 unità, 3563 nella fascia giovani, di cui 8048 tra 15 e 29 anni. Mai così tanti. Un tasso di disoccupazione ai massimi, record di giovani senza lavoro e di scoraggiati che non cercano un impiego perché hanno perso la speranza di trovarlo”.
Lo affermano, in una nota congiunta, Pino Giordano, Franco D’Adamo e Francesco Stigliano dell’Ugl Matera. “I dati Istat dipingono un quadro a tinte fosche dell’occupazione nel nostro Paese – si legge – . La stabilità di occupazione e disoccupazione è coerente con il quadro economico. All’indifferenza che la politica regionale mostra rispetto all’impoverimento e al degrado che sta investendo la Provincia di Matera, bisogna rispondere invertendo le tendenze in atto e affermare il diritto al lavoro, alla formazione, alla sicurezza, alla salute. Nel territorio materano, una famiglia su 3 vive in situazione di disagio economico e un giovane su 3 è un cosiddetto ‘Neet’, cioè non è né lavoratore né studente. Sono alcuni degli aspetti che più spiccano nell’ampio di una ricerca Ugl, è il campanello d’allarme che và analizzato attentamente perché si nasconde un lato sociale preoccupante”.
”Parliamo di una provincia avvolta dallo spopolamento, con i dati sulla povertà in un’emergenza che riguarda nuclei materani sul lastrico, con l’agricoltura in ginocchio. E mentre recriminiamo, non c’è tempo da perdere – proseguono i sindacalisti -. La provincia di Matera ha bisogno di scelte urgenti per favorire una fase di crescita e di sviluppo, ed è dovere di tutti favorirle. Il territorio non sfugge al destino che sta attraversando tutta la Regione. Il settore industriale è fortemente indebolito dalla crisi: nell’area di Pisticci e Val Basento, nel corso di questi anni si è assistito a una vera e propria decadenza di fabbriche. Il fenomeno non ha riguardato solo le piccole e piccolissime aziende, ma anche le medie”.
”Sulla crisi che ha travolto tutto il nostro territorio non possiamo ancora stare fermi e aspettare che qualcosa accada e si risolva il tutto, o vivere nell’illusione che una vincita alla lotteria risolva definitivamente i nostri problemi: non è più il tempo di dibattere, di confrontarsi, di concertare, ma di agire con solerzia e determinazione attuando una seria politica occupazionale. Non è più solo un’emergenza economica, ma sociale, da cui consegue un degrado culturale”.
”Bisogna riprogrammare, con l’utilizzo dei fondi Pnrr e i residui provenienti della comunità europea, dare sostegno alle piccole e medie imprese, agli artigiani, ai professionisti, ai commercianti mediante la pianificazione di importanti e strutturali interventi relativi alla viabilità gestita da regione e province. Matera e la sua hanno bisogno di scelte urgenti per favorire una fase di crescita e di sviluppo. Il territorio non sfugge al destino che sta attraversando tutta la Regione. Necessita mettere in campo delle modalità per sollecitare un dialogo che conduca a miglioramenti della produttività nelle imprese, nell’ambito di un quadro predisposto dalla governance regionale con opportune misure per la crescita. Dobbiamo obbligatoriamente e unitariamente sederci a un tavolo istituzionale perché questi elevati livelli di disoccupazione che si registrano nel nostro territorio e nel mezzogiorno possono causare danni strutturali all’economia, per risolvere i quali ci vorrebbero anni”, concludono D’Adamo, Stigliano e Giordano.
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