POTENZA- Una ingente truffa a danno di numerose compagnie telefoniche è quanto avrebbe scoperto la Guardia di Finanza del comando provinciale di Potenza, che nella mattinata del 15 settembre ha perquisito lo studio di un noto avvocato del foro di Benevento, sequestrando diversi documenti e pratiche. Si chiama Call me l’operazione delle Fiamme Gialle sviluppata, oltre che in Basilicata, anche in Calabria e Campania.
Secondo gli inquirenti, l’avvocato in questione avrebbe messo in piedi un presunto sistema fraudolento grazie alla compiacenza di diversi giudici di pace dislocati nel territorio. Un sistema che avrebbe funzionato in modo molto semplice, essendo basato sostanzialmente sulla presentazione di numerosi ricorsi – fino a trecento o quattrocento alla volta – volti a ottenere dei decreti ingiuntivi di pagamento. Alle compagnie telefoniche è stata dunque richiesta l’esibizione del contratto stipulato con i vari clienti, spesso online, paventando anomalie e malfunzionamenti.
L’alta mole di ricorsi però ha impedito alle compagnie di gestirli nel breve termine, facendo così scattare un decreto ingiuntivo per ottenere un risarcimento economico del tutto indebito. Nel corso delle indagini i militari hanno potuto riscontrare la presenza di firme false – apposte dunque non dai presunti ricorrenti – e l’utilizzo di un sistema “a fotocopia”: ciò avrebbe permesso di moltiplicare notevolmente il numero dei ricorsi al fine di ottenere indebiti benefici economici.
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