BRINDISI- Domenica prossima, 18 settembre, prenderà avvio la stagione venatoria nella regione Puglia, che per i residenti terminerà il prossimo 29 gennaio (dal 9 ottobre all’8 gennaio 2023 per i cacciatori extraregionali).
Le giornate di caccia sono normalmente, e tradizionalmente, tre: mercoledì, sabato e domenica (solo mercoledì e domenica nel mese di gennaio; tre giorni a scelta fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica per i soli iscritti agli ambiti territoriali di Caccia pugliesi e limitatamente al periodo 26 settembre – 6 novembre).
Nelle Zone a protezione speciale della Rete europea “Natura 2000” la caccia può essere esercitata nel rispetto degli specifici regolamenti, mentre nelle aree naturali protette (Parchi e Riserve statali e regionali), l’attività venatoria è esclusa dalla legge-quadro n. 394 del 1991.
In dette aree la sorveglianza è affidata primariamente ai carabinieri Forestali, che però, soprattutto nella domenica di apertura, concentreranno i propri sforzi su tutte le zone del Brindisino abitualmente interessate dai più massicci afflussi di “doppiette”, dalla pianura litoranea fino alla collina interna.
In tale data, oltre a verificare che prelievo e mezzi utilizzati siano conformi alle norme nazionali e regionali, grande attenzione viene orientata dai militari al controllo sul rispetto delle misure di sicurezza, in particolare delle distanze minime, atteso che si tratta sovente di zone semi-urbanizzate, o comunque con residenti rurali e viabilità interna: si ricorda che la legge prescrive di mantenere distanze di almeno 50 metri da strade e ferrovie, 100 metri da abitazioni e fabbricati, e 150 metri se si spara in direzione di case e vie di comunicazione. Tali norme, oltre a proteggere i non addetti ai lavori, tutelano gli stessi cacciatori, visto che le inosservanze sono spesso all’origine degli incidenti, non infrequenti, che si verificano quasi ogni anno nella domenica di apertura.
In ogni caso, qualora i cittadini ritengano che le norme di protezione non vengano rispettate, o che comunque vi siano violazioni di legge, possono segnalare con ogni possibile immediatezza le circostanze alla centrale operativa dell’Arma.
I riscontri telefonici sono numerosi, a testimonianza della domanda di sicurezza diffusa, che contemperi altresì la concessione dell’esercizio di un’attività armata come quella venatoria.
Le segnalazioni in Centrale, inoltre, hanno anche contribuito a contrastare efficacemente il fenomeno della caccia illegale, o bracconaggio, che ancora persiste in alcune aree del territorio messapico, e per cui l’impegno in prima linea dei carabinieri Forestali ha portato al deferimento all’autorità giudiziaria, nella passata stagione, di 14 persone, numero senza precedenti, con sequestro delle armi e munizioni al seguito, e di altro eventuale strumento di caccia.
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