FOGGIA- Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del presidio di Libera Foggia relativa all’omicidio del 20enne Andrea Gaeta, figlio del presunto boss Francesco, che si è consumato nella serata del 2 settembre a Orta Nova, in via Saragat e su cui stanno indagando i carabinieri.
“Quello di ieri sera è il decimo omicidio in soli otto mesi nella nostra provincia. Questa terra martoriata da tanta violenza e dalla presenza delle mafie e della criminalità ha bisogno di attenzione e cura. Il grande sforzo che le forze dell’ordine e della magistratura stanno compiendo, seppur sotto organico, è encomiabile ma da solo non sufficiente.
Crediamo sia necessario uno sforzo comune e corale per vincere la cultura della morte e della sopraffazione, per sradicare la sottocultura mafiosa che toglie libertà e nega i diritti, impedendo anche di vivere spensieratamente una festa patronale o di girare per le strade della propria città.
Non dobbiamo abituarci a tutto questo, non dobbiamo cedere alla rassegnazione ma dobbiamo, ora più che mai, chiedere con forza che ciascuno faccia la propria parte, a partire dalla politica e dalle istituzioni, che devono avere a cuore questa provincia immaginando e realizzando, insieme ai cittadini, una proposta sociale e culturale che metta al centro i veri bisogni di cittadini.
La mafia, la criminalità, la corruzione, l’assenza di lavoro, la povertà economica ed educativa, la negazione dei diritti, la logica della sopraffazione e dello sfruttamento, l’usura, tolgono libertà e creano una società ingiusta. Abbiamo perciò bisogno di dare risposte concrete che vadano al cuore dei problemi per poter così restituire libertà alla comunità foggiana. Politica e istituzioni devo ascoltare il grido che proviene da questa terra: il grido che proviene da chi resiste, da chi prova a realizzare piccoli percorsi di giustizia sociale, ma anche da chi è stanco di vivere in mezzo a tanta violenza e paura. Non possiamo più attendere, è necessario agire, facendo tesoro delle esperienze belle, positive che già ci sono, per fare quel passo in più che, oggi più che mai, è urgente e necessario. Insieme possiamo farcela.
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