“Siamo l’unica forza che con chiarezza sta dicendo: proseguire con l’impianto messo in atto da Mario Draghi. Non abbiamo dubbi: costruire le condizioni perché la competenza, l’autorevolezza, la capacità di Draghi siano ancora il miglior biglietto da visita per il nostro Paese. E’ l’unico voto utile per la vita dei cittadini e per la qualità del governo del Paese”.
Lo afferma la presidente di Italia Viva Teresa Bellanova . “In questa campagna elettorale”, dice ancora Bellanova, candidata al Senato per il Terzo Polo, liste plurinominali, in Puglia come capolista e in Sicilia Collegio 1, “il Terzo Polo è la vera novità dello scenario politico, siamo gli unici ad essere credibili quando parliamo di continuità con il metodo che Mario Draghi ha perseguito nell’azione di governo e siamo determinati a fare la differenza. A partire da un punto innegoziabile: il Pnrr non va modificato ma va attuato, e guai a chi pensa che le risorse destinate ad investimenti possano invece essere ritradotte in spesa corrente”.
E ancora: “Nella polarizzazione Enrico Letta è perdente e sbaglia, così come ha sbagliato la costruzione delle alleanze: non si può dire noi con Draghi e poi allearsi con chi non ne ha mai sostenuto i provvedimenti. Temo che all’origine di tutto questo ci sia il calcolo, autolesionista, di chi è rassegnato ad andare all’opposizione perché sa bene, per aver gestito male la costruzione delle alleanze, di non avere i numeri della vittoria e dunque gioca di rimessa, con l’obiettivo prioritario di mantenere una posizione anche dopo il 26. Il tentativo di polarizzare il conflitto è tutto ideologico, giocato sulla mozione degli affetti – rosso contro nero, sinistra conto destra – piuttosto che nel merito delle cose e delle risposte da dare al Paese. Ma le persone non hanno bisogno di chiacchiere. Vogliono sapere come fare ad arrivare a fine mese; come riempire il carrello della spesa; come difendersi dall’inflazione; affrontare e superare la crisi energetica; avere un fisco più semplice ed equo; trovare lavoro all’altezza delle aspettative e della formazione ricevuta; aprire un’impresa, fosse pure un bar, senza dover aspettare anni per mettere a frutto l’investimento. Una campagna elettorale dovrebbe essere utile a dare queste risposte in modo chiaro. Noi lo stiamo facendo”.
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