BARI – “La colpa non è del Comune: doveva essere più attento”. E così un distratto pedone che si fa male cadendo in via dei Mille, al quartiere san pasquale di Bari, a causa di una buca per strada non otterrà il risarcimento da Palazzo di Città. È quanto hanno stabilito i giudici della cassazione sul caso di un signore che si è fatto male mettendo il piede in fallo in una buca profonda sulla strada del capoluogo pugliese. L’uomo, stando a quanto ha denunciato, a causa del capitombolo, avrebbe riportato contusioni e traumi alle ginocchia e una frattura dello scafoide carpale sinistro. Un incidente, secondo i giudici della Cassazione, per i quali non ha colpe il Comune, ma la vittima “con la sua condotta altamente imprudente – scrivono – nell’attraversamento della strada”. Per il cittadino, adesso, arriva anche l’obbligo di pagare 1.700 euro di spese processuali dopo aver ottenuto in primo grado ottiene un risarcimento di più di 4000 euro. La sentenza del giudice di pace è stata infatti poi ribaltata dalla Corte di Appello e qualche giorno fa confermata dalla Cassazione. L’episodio risale al 2019. La responsabilità così viene attribuita all’uomo che avrebbe dovuto fare più attenzione ed evitare “una profonda buca posta al centro della carreggiata, non segnalata né individuabile in quanto coperta da carte e fogli di giornale”. La sentenza, depositata nei giorni scorsi, è destinata a costituire un precedente perché i casi di cittadini che chiamano in causa il Comune dopo essere caduti per strade o marciapiedi sconnessi non sono isolati. E questo potrebbe mettere fine al fenomeno.
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